Teatro Elfo Puccini
La scuola delle mogli
di Molière
traduzione di Cesare Garboli
regia Arturo Cirillo | scene Dario Gessati | costumi Gianluca Falaschi
musiche Francesco De Melis | luci Camilla Piccioni
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini
produzione Marche Teatro, Teatro dell'Elfo, Teatro Stabile di Napoli
«La scuola delle mogli è una commedia sapiente e di sorprendente maturità: vi si respira un'amarezza ed una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto avviene in un piccolo mondo con pochi personaggi.
M'immagino una scena che è una piazza, come in una città ideale, con la sua prospettiva, la sua geometria. Ma dentro all'abitazione principale vi è una lunga scala di ferro che porta a una camera che è come una cella, una stanza delle torture e vi è un giardino che assomiglia a una gabbia. L'azione avviene nello spazio tra questa casa e un'altra, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. Egli è uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un indefesso fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco. Al centro una giovane donna cavia di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell'ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale, vittima per non dire schiava del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l'istinto, l'intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei.
Una commedia alla Plauto che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull'amore. Dove si dice che la natura dà maggiore felicità che non le regole sociali che gli uomini si sono dati. Dove il cuore senza saperlo insegna molto di più di qualsiasi scuola. Dove Molière riesce a guardarsi senza pietismo, senza assolversi, ma anzi rappresentandosi come il più colpevole di tutti, il più spregevole (ma forse anche il più innamorato), riuscendo ancora una volta a farci ridere di noi stessi, delle nostre debolezze ed incompiutezze, della miseria di essere uomini».
Arturo Cirillo
La partecipazione è gratuita per le donne socie e dipendenti di Città metropolitana.
Per le prenotazioni, fino ad esaurimento dei posti disponibili, sarà data priorità alle socie Cral.
È possibile prenotare anche un secondo biglietto cortesia al costo di euro 5,00
e un terzo biglietto al costo ridotto di euro 15,00
Per info cral@cittametropolitana.milano.it | 02 77406815